Il Bonus mobili 2019 è stato approvato: i miei 5 consigli per non farti fregare e spendere il doppio

Ardunino e il bonus mobili 2019

Scritto da: Moby Arredamenti

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Scopri con questo articolo come ottenere il massimo rimborso possibile evitando di scivolare nei tranelli del Bonus Mobili 2019 che potrebbe farti sprecare migliaia di euro.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Se stai pensando di ristrutturare un immobile – o l’hai già fatto – molto probabilmente ti avranno parlato del Bonus Mobili 2019.

Lascia comunque che ti spieghi…

Grazie a questo bonus è possibile recuperare la metà delle spese sostenute per l’acquisto di nuovi mobili o nuovi elettrodomestici contestualmente alla ristrutturazione dello stesso immobile.

Però si sa… Spesso, quando ci van di mezzo termini come “detrazione”, “ristrutturazione”, “Irpef” o “dichiarazione dei redditi” la paura di sbagliare è tanta ed il rischio di non far le cose correttamente è alto.

In caso di errore ci si gioca il bonus mobili e parliamoci chiaro: a nessuno piace buttar via i soldi.

Per evitare un tuo possibile ‘scivolone’, ho pensato di raccogliere le domande che ho ricevuto con più frequenza in merito a questo tema e far in modo che tu eviti di inciampare in qualche errore che potrebbe farti spendere il doppio del previsto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Cos’è il bonus mobili?

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Voglio levarti subito il dubbio, nel caso ti fosse venuto…

Il bonus mobili non ti consente di acquistare mobili ad un prezzo scontato oppure di averne in omaggio.

Il bonus mobili ‘agisce’ sulla detrazione Irpef, ovvero sugli gli importi che il contribuente ha il diritto di sottrarre dall’imposta lorda (il totale delle tasse sui redditi di cui si è debitori verso lo stato) per stabilire così l’imposta netta dovuta.

Consiste infatti in una detrazione del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.000 euro sull’acquisto mobili nuovi o elettrodomestici per arredare la propria casa.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Chi può richiederlo?

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il bonus mobili 2019 NON può essere richiesto da chiunque.

L’agevolazione ottenibile riguarda soltanto le spese sostenute dai contribuenti che hanno effettuato – o faranno – interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica, opere di manutenzione straordinaria al proprio immobile in un arco di tempo ben definito.

Si considera il periodo tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2019.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2143″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Che spese copre?

[/vc_column_text][vc_column_text]Potranno essere portate in detrazione le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici effettuate a seguito di lavori di ristrutturazione ammessi al relativo bonus.

La cosa interessante – che spiego anche più avanti – è che non devi forzatamente considerare solo mobili o elettrodomestici degli ambienti ristrutturati. Puoi infatti considerare qualsiasi mobile o elettrodomestico (tra quelli previsti) acquistato per l’immobile.

Ti faccio un esempio molto semplice: se la ristrutturazione riguarda l’area notte, potrai tranquillamente pensare di detrarre l’acquisto della cucina, del forno a microonde o della lavatrice.

L’Agenzia delle Entrate, per aiutare i contribuenti ha preparato delle liste elencando mobili ed elettrodomestici agevolati.
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I mobili agevolati

L’accesso al bonus mobili è fondato su due paletti da rispettare:

1. I mobili devono essere nuovi.
Anche se questo requisito non è indicato nella norma, esso deve intendersi implicito. Se vuoi approfondire, troverai questa precisazione dell’Agenzia delle Entrate nella circolare 29/E/2013.

2. L’immobile sia stato comunque oggetto di interventi edilizi, di manutenzione straordinaria o riqualificazione energetica. Non importa in quale vano della casa.
Come ti anticipavo, i mobili quindi non devono essere per forza collegati con l’ambiente ristrutturato ma con la casa.[/vc_column_text][vc_column_text]

Gli elettrodomestici agevolati

L’Agenzia delle Entrate, anche in questo caso, da alcune direttive:

1. Gli elettrodomestici devono essere nuovi
2. Quelli muniti di etichetta energetica sono agevolati se
a. hanno classe almeno A+
b. hanno classe almeno A per i forni

3. Se sprovvisti di etichetta energetica (in quanto non ancora obbligatoria per la loro categoria) sono comunque agevolabili.

Per individuare degli elettrodomestici l’Agenzia fa riferimento all’allegato II, D.lgs. n. 49/2014.

Un’ultima cosa…

Ricorda che per gli elettrodomestici da questo anno è necessario inviare una comunicazione all’Enea (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) relativa alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita.

Enea ha fatto rientrare anche i ‘mobili’ tra gli “interventi edilizi e tecnologici che beneficiano del bonus ristrutturazioni ma comportano anche risparmio energetico” per cui la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di inviare all’Enea una comunicazione.

Per mettersi in regola con la comunicazione, chi ha già effettuato l’acquisto di mobili avrà 90 giorni di tempo per ottemperare all’obbligo, cioè fino al 21 febbraio 2019. Per chi li acquisterà nei prossimi mesi, i 90 giorni partiranno dalla data di acquisto.”[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Come ottenere il Bonus Mobili 2019?

Come avrai capito, dato che il bonus mobili opera sulla detrazione Irpef, dovrai attendere il periodo di presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 o con il modello Redditi PF.

Per richiederlo bisogna eseguire i pagamenti nelle modalità indicate dall’Agenzia delle Entrate e cioè con bonifico, carta di debito o carta di credito.

In merito a questo argomento, ti suggerisco caldamente di leggere attentamente il Paragrafo sui possibili Tranelli per non rischiare di perderti irrimediabilmente il tuo bonus!

(Se non vuoi rischiare di combinare guai, vai direttamente a questa pagina e chiedi di poter fissare un Appuntamento direttamente con me. Ti darò ogni spiegazione specifica al tuo caso: https://www.mobyarredamenti.it/contatti/)

Una volta eseguiti i pagamenti con i sistemi appena riportati, dovrai conservare le ricevute di pagamento e tutti gli altri documenti che accertano la spesa che hai sostenuto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Quali documenti sono necessari?

Ovviamente, per accedere al bonus, l’Agenzia delle Entrate chiede della documentazione specifica ma comunque piuttosto semplice.

Conserva quindi con cura questi documenti!

Ecco l’elenco di ciò che dovrai conservare:

– ogni documento che comprovi una la ristrutturazione, manutenzione straordinaria o riqualificazione energetica.
– ricevuta del bonifico
– ricevuta di avvenuta transazione (nel caso di con carta di credito o di debito)
– documentazione di addebito sul conto corrente
– fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti

Ti ricordo ancora una volta che NON tutte le forme di pagamento sono contemplate.
Spingo molto su questa cosa perché poi, a pagamento ‘errato’ avvenuto è difficile (se non impossibile) tornare indietro e il danno ormai è fatto: niente bonus.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2145″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Attenzione ai tranelli!

Ecco come pagare

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti esclusivamente:
– tramite bonifico
– con carta di debito o credito.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento (circolare n. 7/2017).

In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria che sarà corrispondente alla data della fattura.

Infine, l’Agenzia delle Entrate ricorda che, per i pagamenti con carte di credito o debito, la data di pagamento sarà quella individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.
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I Documenti da conservare

Devi sempre conservare le fatture, o lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, con la specifica della natura, della qualità e della quantità dei beni e dei servizi acquistati, e le ricevute di pagamento.

Se lo scontrino o la fattura hanno delle ‘mancanze’ o non riportano i dati del compratore, si può fruire del bonus se c’è riconducibilità al contribuente titolare del bancomat in base alla corrispondenza con i dati della transazione (negoziante, importo, giorno di acquisto, ora).

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, ricorda sempre di conservare i documenti sulla classe energetica degli stessi, se previsto l’obbligo dell’etichetta o, in caso contrario, una dichiarazione che attesti che per il prodotto acquistato non è ancora previsto.

Il pagamento può essere documentato con la ricevuta del bonifico o, quando si paga con carta, attraverso la ricevuta di avvenuta transazione e documentazione di addebito sul conto corrente.

Per dimostrare la data di inizio lavori di recupero del patrimonio edilizio, bisogna conservare le abilitazioni amministrative o le comunicazioni richieste dalla legislazione edilizia, a seconda del tipo di lavoro da realizzare, oppure la comunicazione preventiva all’Azienda sanitaria locale, quando è obbligatoria.

Per gli interventi edilizi per i quali non sono previste comunicazioni o titoli abilitativi, basta attestare la data di inizio lavori con una semplice dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Spero questo articolo ti abbia aiutato a capire se anche tu puoi aderire al bonus mobili 2019.

Nel caso avessi altre domande, passa a trovarmi alla mia sede di Gussago, vicino Brescia. Troverai me – o uno dei miei Interior Designer – pronti ad aiutarti.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”1991″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text]A presto!

Arduino Zanelli
Responsabile vendite Moby Arredamenti

PS. Se hai qualche richiesta specifica da fare, non aspettare. Vai a questa pagina e scrivimi i tuoi dubbi o le tue domande dal modulo Contatti. Ti risponderò entro breve tempo!

PPS. Per qualsiasi altra informazione, se non l’avessi ancora fatto, ricorda sempre di visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate alla pagina dedicata al Bonus Mobili 2019 direttamente DA QUI.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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